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lunedì 13 febbraio 2012

Sexlist 2011




Con quanti uomini bisogna andare a letto prima di incontrare quello giusto? Secondo una popolare rivista femminile la media per le donne americane è di 10.5. Perciò, se a ventinove anni sei già a quota 19 come Ally Darling e sei pure single, la crisi di identità (e di coscienza) è dietro l'angolo. Soprattutto se tua sorella minore è alle prese con i preparativi del suo matrimonio, una madre ipercritica fa pressing psicologico per sapere chi ti accompagnerà alla cerimonia e la mattina dopo l'addio al nubilato scopri che il tuo capo che ti ha appena licenziata in tronco è inutilmente diventato il numero venti. È così che Ally, animata dai migliori propositi, decide di rintracciare tutti i suoi ex, per capire se tra di loro si nasconda l'uomo giusto in modo da non sforare l'imbarazzante primato raggiunto tra le amiche. 
Gli ingredienti ci sono tutti per fare di [S]ex list un esempio trascurabile della nuova tendenza lanciata dalla commedia romantica americana, con partenza a base di sesso usa e getta anche da parte del mondo femminile, un tempo dententore assoluto del primato dei sentimenti, e finale addolcito dal sapore irrinunciabile dell'innamoramento. Con una sfumatura di colore rosa che mancava tra le incursioni nel genere esplorato da Mark Mylod, in toni demenziali con il film di esordio Ali G e in versione più noir con The Big White.
Una nuova incursione che non porta grandi novità, con una storia che si sa già come andrà a finire nel momento preciso in cui – a pochi minuti dall'inizio – la protagonista (Anna Faris), aprendo la porta di casa, si imbatte nel bel vicino, Colin (Chris Evans), fisico statuario in bella mostra, in fuga anche lui dall'ennesima avventura di una notte. A partire da un'iniziale reciproca solidarietà tra consumatori di sesso occasionale, infatti, i giochi sono presto fatti, tanto che il regista e le due sceneggiatrici (Gabrielle Allen e Jennifer Crittenden) cercano di inventarsi una serie di escamotage disseminati lungo la via del racconto, per arrivare al finale senza troppe inibizioni o sottintesi. Imbastendo una sorta di caccia all'uomo portata avanti dalla protagonista con l'aiuto del suo nuovo amico, appassionato di tecniche investigative, e proponendo una carrellata di personaggi e situazioni che, tutto sommato, tengono sotto controllo il rischio di annoiarsi. Tra flashback che rimandano Ally indietro nel tempo per presentare l'ex di turno e viaggi attraverso l'America per scoprire come e se gli anni lo hanno cambiato. Situazioni che strappano qualche risata, più dei dialoghi a base di battute colorite che suscitano qualche perplessità sulle scelte di doppiaggio, e teneri ammiccamenti con il fascinoso Colin, che come da copione svela poco alla volta la vera personalità della sua “darling” Ally, sullo sfondo di una Boston romantica che ruba la scena ai protagonisti. 
Sesso e amore, dunque. Ma anche amore e sesso, secondo tradizione. Perché cambiando l'ordine degli addendi il romanticismo non cambia.

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