Kyle Kingston, figlio adolescente di uno dei giornalisti televisivi più famosi di New York, si prepara alle elezioni per diventare rappresentante degli studenti del suo liceo con tutta la forza che gli garantiscono la sua arroganza e una sfacciata spavalderia. Kyle è infatti un cultore dell'aspetto esteriore e della bellezza apollinea come strumenti unici per ottenere successo e popolarità incondizionati. Dopo aver vinto le elezioni, il suo primo pensiero è vendicarsi di Kendra, una compagna di scuola più vicina alla sensibilità neo gotica che ha cercato di sabotare la sua campagna. Ma per il fatto di umiliarla di fronte a tutti gli studenti durante il suo party per la vittoria, Kyle subisce un incantesimo che gli fa cadere i capelli e gli rende il volto sfregiato e mostruoso. Da quel momento, ha un anno di tempo per far innamorare una ragazza di sé o porterà quelle sembianze per tutto il resto della sua vita.
Da quando hanno abbandonato il comodino a lato del letto, fiabe e leggende non sono più il racconto della buonanotte dei bambini, quanto la fonte d'ispirazione per i sogni diurni degli adolescenti. Quel crinale fra male e bene e fra fascinazione e paura che garantiva i primi dettami morali alle coscienze appena nate, si è affinato negli ultimi anni sotto al lavorio dei canini del neo-romanticismo teen e sta dando origine a un fenomeno di rivisitazione “ormonale” delle fiabe più antiche. Uscito negli Stati Uniti praticamente in contemporanea con Cappuccetto Rosso Sangue, Beastly ha in comune con questo il morso di Twilight, ma se ne distacca per il fatto di non andare incontro alle tonalità dark e ai sentimenti a contrasto della sensibilità dei giovani emo. Come a voler ricordare che c'è stata una Bella molto tempo prima della saga di Stephenie Meyer, Beastly aggiorna “La bella e la bestia” all'era di Gossip Girl, puntando molto più sui valori etici originari della fiaba francese che su una deriva del fascino del male o del desiderio inaccessibile. La storia, tratta anche in questo caso da un romanzo di successo, si concentra attorno alla sua funzione pedagogica e pone enfasi sull'esibizione delle sue virtù morali, anziché sul ralenti emozionale dei palpiti dei suoi protagonisti. Ma per quanto sia apprezzabile il tentativo di non emulare l'epica delle fasi lunari della storia d'amore fra Edward e Bella e la sessualità livida e raggelata della loro intimità, Beastlysovraccarica e velocizza ogni momento attraverso un'estetica kitsch e un racconto sbrigativo, che sembra non veder l'ora di raggiungere il lieto fine. Anche i suoi protagonisti sono la diretta emanazione di quel candore modello Disney da cui proviene la Bella-Vanessa Hudgens di High School Musical: perfetti ed intentati come i valori che sono chiamati ad incarnare. La bella resta bella, povera e innamorata del vero amore; la bestia perde il pelo e anche il vizio. Se è vero che la bellezza giace negli occhi di chi guarda, non si capisce perché tanto sforzo per renderla così trasparente.
Da quando hanno abbandonato il comodino a lato del letto, fiabe e leggende non sono più il racconto della buonanotte dei bambini, quanto la fonte d'ispirazione per i sogni diurni degli adolescenti. Quel crinale fra male e bene e fra fascinazione e paura che garantiva i primi dettami morali alle coscienze appena nate, si è affinato negli ultimi anni sotto al lavorio dei canini del neo-romanticismo teen e sta dando origine a un fenomeno di rivisitazione “ormonale” delle fiabe più antiche. Uscito negli Stati Uniti praticamente in contemporanea con Cappuccetto Rosso Sangue, Beastly ha in comune con questo il morso di Twilight, ma se ne distacca per il fatto di non andare incontro alle tonalità dark e ai sentimenti a contrasto della sensibilità dei giovani emo. Come a voler ricordare che c'è stata una Bella molto tempo prima della saga di Stephenie Meyer, Beastly aggiorna “La bella e la bestia” all'era di Gossip Girl, puntando molto più sui valori etici originari della fiaba francese che su una deriva del fascino del male o del desiderio inaccessibile. La storia, tratta anche in questo caso da un romanzo di successo, si concentra attorno alla sua funzione pedagogica e pone enfasi sull'esibizione delle sue virtù morali, anziché sul ralenti emozionale dei palpiti dei suoi protagonisti. Ma per quanto sia apprezzabile il tentativo di non emulare l'epica delle fasi lunari della storia d'amore fra Edward e Bella e la sessualità livida e raggelata della loro intimità, Beastlysovraccarica e velocizza ogni momento attraverso un'estetica kitsch e un racconto sbrigativo, che sembra non veder l'ora di raggiungere il lieto fine. Anche i suoi protagonisti sono la diretta emanazione di quel candore modello Disney da cui proviene la Bella-Vanessa Hudgens di High School Musical: perfetti ed intentati come i valori che sono chiamati ad incarnare. La bella resta bella, povera e innamorata del vero amore; la bestia perde il pelo e anche il vizio. Se è vero che la bellezza giace negli occhi di chi guarda, non si capisce perché tanto sforzo per renderla così trasparente.
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