Michael Carter è un poliziotto specializzato nel combattere il cybercrime e nell'individuare siti a rischio: durante le sue investigazioni si imbatte in un sito dedicato al vojeur estremo, nel quale donne già corpulente vengono nutrite a forza fino al loro decesso. Il gestore, un vero e proprio serial killer che accetta scommesse sulla dipartita delle poverette, diventa l'obiettivo di Carter che ha però notevoli difficoltà ad agire liberamente.
Brett Leonard ha evidentemente un debole per l'informatica e le nuove tecnologie: Feed giunge infatti anni dopo la sua opera più celebre, il curioso, seminale ma purtroppo raffazzonato e mediocre Il Tagliaerbe, dove indagava sulla possibile realizzazione pratica della realtà virtuale, chimera degli anni '90. Oggi è internet a farla da padrone e il suo nuovo film rende la rete vera e propria star, ovviamente in negativo, dell'indagine matta e disperatissima del protagonista, alle prese con il fetish più sconcertante. La messa in scena, piuttosto povera, offre comunque momenti palpitanti e il tema è tutto sommato interessante: purtroppo però, la sceneggiatura procede troppo spesso a singhiozzo, rendendo il progetto meno intrigante e originale di quanto avrebbe potuto essere in potenza. Il mediocre cast di certo non aiuta a rendere attraenti personaggi tratteggiati in modo banale e scontato, mentre l'analisi "sociologica", per quanto tentata (con modalità alquanto maldestre), non graffia, né convince. Restano quindi alcune sequenze scioccanti, molto ben girate, che lasciano il segno, e un finale che soddisfa. Nel grande calderone delle pellicole ripescate dal passato "a uso estivo" (il film è del 2005), Feed forse non riesce a ergersi molto al di sopra di altre produzioni, ma merita un'occhiata.
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